INDISCREZIONI SUL CONCORSO DIRIGENTI: SAPETE COME FINIRA'?
Si aprono scenari inquietanti sul concorso dirigenti Sicilia. Sappiamo bene che cosa è accaduto in questo pasticciaccio. Un concorso con parecchie irregolarità, ma, malgrado ricorsi e ricorsi, è andato avanti. Tutti pensavano: si risolverà in un nulla di fatto questa storia dei ricorsi. E in effetti tante volte, nei concorsi della scuola, era stato così. Ricordo che in quello ordinario a cattedre del 1999 ci furono parecchie irregolarità nella correzione degli scritti. Addirittura fu talmente accurata che misero un voto strano: ventodue, al posto di ventidue. Così la commissione in questione si chiamo ironicamente, "commissione ventodue". Un papocchio. Voti cancellati, prove occultate, eppure non è stato affatto invalidato e tutto avanti fino alla fine.
Ma al concorso dirigenti qualcuno, e giustamente, si è messo di buona volontà. Sarà per amore di giustizia, sarà perche non se ne può più dell’incompetenza diffusa, sarà, più malignamente, perché 3000 euro al mese fanno comodo a tutti, i ricorrenti hanno insistito, fino in fondo, fino alla fine. E così secondo l’ultimo giudizio di ottemperanza del Cga l’intera procedura concorsuale deve essere annullata e l’Ufficio Scolastico Regionale dovrà provvedere in tal senso, entro 60 giorni al massimo. In caso contrario verrà nominato un commissario ad acta per l’esecuzione delle sentenza.
Così l’Usr, che ha fatto il pigro, a voler essere benevoli, in questa situazione, ora sarà costretto a smuoversi e decidere la sorte dei 300 presidi assunti con tale pasticciato concorso.
A questo punto tre appaiono le possibili soluzioni: la prima che entri in vigore la legge di conversione del decreto 134 (il cosiddetto “salva-precari”) nel quale, è stato inserito un emendamento che prevede che l'annullamento di atti connessi con le procedure concorsuali a posti di dirigente scolastico non possa incidere sulle posizioni giuridiche acquisite dai candidati vincitori di concorso. Ma qui sarebbe in agguato l’accusa di incostituzionalità. E sarebbe un nuovo contenzioso.
La seconda soluzione, quella auspicata da qualche parte, sarebbe forse la più logica: l’annullamento del concorso e la sua ripetizione. Apriti cielo! Saranno cavoli per i vincitori, non tutti, naturalmente, consapevolmente partecipi o complici del grande pasticcio.
Infine è giunta voce a noi di Aetnanet di una terza possibile soluzione, ventilata dalla stessa dirigenza dell’Usr: per far fronte alla vacanza di presidenze che inevitabilmente si verrebbe a creare, probabilmente i contratti a tempo indeterminato si trasformeranno in contratti a tempo determinato, una sorta per intenderci di incarichi annuali, per tutti i vincitori di concorso. Questo fino a quando, come si vocifera, non verrà emanato il concorso dirigenti nuovo, che pare imminente. Insomma oltre al decreto salva precari, sta per crearsi il decreto salvapresidi, una sorta di graduatoria preferenziale, dalla quale attingere per gli incarichi di presidenza, prioritaria rispetto all’altra ordinaria.
E con i tempi dei concorsi in Italia, e con i pasticci che naturalmente, non possiamo credere altro, ci saranno anche a questo nuova tornata, i presidi assunti potranno stare tranquilli. Lunga vita ai diritti acquisiti, doppio canale per le assunzioni e buon nuovo concorso a tutti gli aspiranti presidi. Quasi quasi ci faccio un pensiero pure io, vuoi vedere che stavolta sarà il momento del merito…
Silvana La Porta